Con gli investimenti per la #Sanità, il decreto Rilancio non è solo una risposta all’emergenza degli ultimi mesi, ma è la pianificazione di una svolta duratura in materia di politiche sanitarie, che punta molto sull’incremento del personale sanitario e la medicina territoriale. Grazie a questo provvedimento, si conclude positivamente un lungo lavoro della commissione #AffariSociali per il riconoscimento dell’attività svolta dagli operatori sanitari durante l’emergenza: quelli che hanno maturato i 36 mesi di servizio entro il 31 dicembre 2020 saranno stabilizzati. Un altro grande investimento sul futuro è lo stanziamento di 100 milioni per finanziare nuove 4.200 borse di specializzazione in medicina: si compie così un nuovo passo in avanti contro il problema della carenza dei medici del nostro Paese.
In totale il provvedimento stanzia oltre 3 miliardi e 200 milioni per la sanità solo nel 2020: una vera e propria boccata di ossigeno in una fase in cui il nostro servizio sanitario sembrava arrivato allo stremo. Oltre a rendere stabile l’incremento delle terapie intensive le risorse serviranno, tra le altre cose, a potenziare le reti ospedaliere e assistenziali territoriali, a rafforzare i servizi infermieristici con l’assunzione di circa 9.600 infermieri, 1.200 assistenti sociali e l’introduzione dell’infermiere di famiglia o di comunità. Anche il sistema della ricerca è potenziato, con l’assegnazione di 4.000 nuovi posti per ricercatori. L’Italia e nessun Paese poteva prevedere l’epidemia, ma ora è doveroso imparare la lezione da questa dolorosa esperienza: il #Governo, insieme al #Parlamento, sta dimostrando di farlo.