A diciotto anni dalla chiusura dei lavori della Consulta Nazionale per la salute mentale, il settore della disabilità mentale necessita di importanti aggiornamenti per la cura e la prevenzione. Oggi circa 6 milioni di persone con problemi psichici evitano di rivolgersi alle strutture pubbliche, e i Dipartimenti di salute mentale sono spesso carenti di personale e di strutture adeguate. Manca, inoltre, uno strumento di gestione emergenziale della salute mentale per i casi particolarmente urgenti
Alla luce del quadro esistente, è sicuramente un segnale positivo il fatto che il ministero della Salute abbia istituito un Tavolo di lavoro tecnico sulla salute mentale. Questo tavolo, infatti, ha tra i suoi obiettivi quello di rafforzare le iniziative per la prevenzione e la cura dei pazienti con disagio psichico, e di verificare l’appropriatezza dei percorsi di trattamento e riabilitazione erogati dai servizi territoriali e psichiatrici.
È fondamentale tornare a ridare priorità ai temi della salute mentale e fare in modo che i principi contenuti nella legge Basaglia continuino a indirizzare l’azione dello Stato in questo ambito, mirando innanzitutto alla garanzia dei diritti umani e dell’inclusione sociale delle persone con disagio psichico. Questa è la strada su cui si sta muovendo il Governo, dimostrando grande attenzione a un tema, purtroppo, spesso trascurato.